Domenica primaverile, si cammina!
Decidiamo per una giro nei pressi di Finale Ligure esattamente tra Feglino e Finale. La bastionata rocciosa del Bric del Frate è ben visibile dall’autostrada dei Fiori, quando, provenendo da Savona, si giunge al casello di Feglino. Ha un profilo caratteristico, sembra un gigante addormentato, in cima ai ripidi pendii lussureggianti di vegetazione, quando si identifica dall’autostrada lascia senza fiato. Per arrivare all’accesso del sentiero si esce al casello di Feglino dell’autostrada A10 Genova-Ventimiglia, si gira a destra direzione Finale Ligure, superato il bivio per Orco (è una strada che sale verso la vostra sinistra), si prosegue ancora per altri 200 mt. circa (sempre in direzione Finale), si lascia l’auto nei pressi della cappella Madonna delle Grazie, ben visibile sulla strada. Il giro comincia qui, è ad anello, con una deviazione per arrivare al Bric del Frate per godersi lo splendido panorama sulla valle dell’Aquila.
Gigante addormentato visto da Feglino.
Tempo di percorrenza | 2,30 ore |
Dislivello | 400 m |
Difficoltà | E (escursionistico) |
Segnaletica | rombi rossi e croce |
ITINERARIO:
il sentiero comincia sul ponte che affaccia sul torrente Aquila, subito in salita, passando nel parcheggio dell’agriturismo “Casa Alice”, si continua nel bosco, con un sentiero di discreta pendenza, in direzione sud-ovest, giungendo nei pressi delle due caratteristiche guglie calcaree, che vengono chiamate “I Frati”.
Qui, su queste importanti falesie, lo spettacolo dei free-climbers è unico e affascinante, noi ci siamo incantati a guardare le loro splendide manovre, fatte di corde e rinvii, ce ne sono veramente tanti ben organizzati in appassionati gruppi che salgono a turno su queste bianche ripide pareti, veramente uno spettacolo bellissimo. Il sentiero continua, sempre seguendo i rombi ed arrivati ad un bivio si prosegue verso destra e si continua a salire verso la vetta del Bric del Frate. Sul Bric lo spettacolo è incantevole, Feglino è sotto di noi, con l’autostrada che taglia la valle in due, si ha subito la visione nel ricordo del gigante addormentato, visto da sotto e ci impressiona l’idea che ora siamo sulla sua testa a precipizio sulla valle!! Di fronte a noi le imponenti pareti rocciose del Bric Spaventaggi e del Bric Pianarella. Consumiamo il nostro pranzo a picco sulle famosissime pareti del finalese, unico, insostituibile panorama.
Per finire l’anello si deve riprendere una parte del sentiero fatto per salire, arrivati al primo bivio che si incontra, bisogna girare a destra, dove tra la fitta vegetazione, il sentiero scende fino al bellissimo prato di Pian Marino, passato il pianoro, prosegue con una mulattiera che con qualche tornante sale ad una cava abbandonata, esattamente sotto al Bric del Frate.
Dalla cava una rotabile sterrata aggira a nord le rocce del Bric del Frate, per scendere con ampi tornanti verso la Valle dell’Aquile, fino alla provinciale che, costeggiando il torrente verso sinistra, riporta al punto di partenza.
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Ph. Monica Nicolini https://www.instagram.com/ilmondodimonni/
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