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Tenerife, magica eterna primavera


Sabato, 23 Aprile 2016 – Sabato 30 Aprile 2016


Pico del Teide tenerife spagna
Pico del Teide

Il nostro viaggio comincia a Milano Malpensa, volo Iberia, con scalo a Madrid, subito ci aspetta al check-in una lunga attesa per un ritardo tecnico, pazientemente aspettiamo, naturalmente insieme ad altri. Tra tutti questi altri ci sono un gruppo di giovani ragazzi, giochiamo, come spesso accade, tra di noi su quello che sono, cosa fanno e cosa diventeranno, giocano anche loro, con i telefoni, si fotografano, ridono, così ci infiliamo in uno dei loro tanti scatti, dentro ai loro selfie, fatti per ingannare il tempo, ci infiliamo abbracciati sullo sfondo delle loro fotografie pensando, forse, che mai se ne accorgeranno, che non ci vedranno mai; se ne accorgono subito, sono giovani, svegli, gli è piaciuto molto il nostro gioco, il nostro scherzo, ridiamo tutti insieme, ci fanno vedere lo scatto, un ragazzino dalla faccia simpatica ci racconta, che sono stati a Torino per uno scambio culturale, che stanno tornando a casa, alle Canarie, fortuiti incroci di vite con la stessa meta, in un aeroporto, in attesa, siamo dentro ai loro telefoni, ci saremo per sempre, non li rivedremo  mai più, ma forse qualcuno di loro, nel tempo, si ricorderà di noi…

Il nostro viaggio ha inizio così e da subito abbiamo la certezza della magia… non ci siamo sbagliati,  Tenerife, a noi ha lasciato nel cuore un dolcissimo sapore, un ricordo stupendo, una pace, una tranquillità che raramente troviamo mescolate tutte in un unico viaggio. Sarà stato il clima primaverile, rinfrescato dagli alisei; sarà stata la gente, ovunque solare e cordiale, sorridente e ospitale, che non ci ha mai fatto sentire solo moneta che cammina; sarà stato il paesaggio così vario e unico, che passa dall’arido deserto lavico delle “Canadas”, alle spiagge di sabbia nera e poi a quella artificiale, fatta della sabbia trasportata dall’africano deserto del Sahara; sarà stato lo spettacolo delle coste frastagliate a picco sul mare, dove la forza dell’oceano incanta, oppure i boschi di laurosilva del massiccio dell’Anaga, che sembrano una foresta tropicale; saranno state le verdissime pinete, fatte dal “Pino Canario” che, incredibilmente, cresce in mezzo alle immense distese di lava nera, oppure lo spettacolo della fioritura del “Tajinaste rosso” o dall’albero pluricentenario “Dracena Draco”,  ma anche la vita sonnacchiosa e rilassata, che si respira camminando tranquillamente dentro paesi unici, patrimonio Unesco, oppure il cibo, semplice ma incredibilmente saporito fatto di pesce, selvaggina e unica nel suo sapore la “papas arrugadas”, tutto accompagnato dalle salse speziate che sono un’esplosione di sapori; certamente sarà stato il cappuccio innevato del Pico del Teide, impressionante cono vulcanico che domina l’isola dall’alto dei suoi 3718 metri (la più alta montagna di Spagna), perché non c’è luogo di Tenerife dal quale non si possa scorgere la sua affascinante vetta, un vulcano alto come una cima alpina, lanciato in mezzo all’oceano Atlantico di fronte all’Africa, una combinazione unica che fa saltare fuori questa terra, una terra magica.


 

APPUNTI DI VIAGGIO:


​Periodo

​La dorsale montuosa che divide Tenerife (culminante nei 3718 metri del Pico del Teide) caratterizza il clima, generalmente secco a sud e più umido a nord. Le temperature medie oscillano tra i 17° in inverno, 25° in estate, rinfrescate dagli alisei.

Lingua

Spagnolo, diffuso l’inglese, ben compreso l’italiano.

Fuso orario

Un’ora in meno rispetto all’Italia

Dormire, mangiare, muoversi

​Noi abbiamo prenotato con Booking.com il “Vulcano Beach Hotel”: molto carino, camere spaziose, pulito, personale simpatico, il rapporto qualità/prezzo è molto buono, se non si hanno grandi pretese; situato nel sud dell’isola a San Miguel de Abona, quindici minuti dalla costa vicino a Los Abrigos dove c’è l’aeroporto Sud, ma si deve decidere di affittare un’automobile. Noi abbiamo affittato un’automobile, prenotata via internet (agenzia Europcar, ma ce ne sono tante, i prezzi sono molto competitivi), conviene assolutamente, la benzina costa pochissimo (verde 0,80 circa al litro). Ristoranti sono sparsi ovunque, tutti a buon prezzo (pesce, patate, acqua, vino circa 10 euro a persona).


 

MARE E MONTI TRA IL TENO E IL TEIDE:


Quasi totalmente in automobile, ma nei paesi si cammina!!!! Siamo partiti da San Miguel de Abona (dove c’è il nostro hotel!), presa la strada verso il mare e imboccata la super strada TF1 direzione Los Cristianos, ci rendiamo subito conto che le strade sono perfette, ben tenute, ci si muove bene e le località sono ben segnalate. Intorno a noi lo spettacolo della natura, giunti a Adeje finisce la TF1 si imbocca la statale che scende verso la costa al porto di Los Gigantes, dal quale si ha una magnifica vista sulla scogliera omonima, oltre seicento metri di roccia a picco sul mare, dove l’oceano si infrange rumoroso e fa vedere tutta la sua forza.


Ripresa l’automobile abbiamo puntato verso Santiago del Teide attraversando una strada incredibilmente panoramica, che affaccia sul verdeggiante e bellissimo Massiccio del Teno da un lato e l’onnipresente Pico del Teide dall’altro. La strada è piena di mirador dove si può tranquillamente ammirare lo spettacolo, il vento fortissimo e la temperatura sono da alta montagna, questa è la cosa che ci stupisce ancora di più, panorami mozzafiato e aria decisamente frizzante.


Scavalcato il passo scendiamo ancora sulla costa e ci dirigiamo verso Garachico, che fu fondata dal banchiere genovese Cristobal de Ponte, in origine uno dei porti principali dell’isola ma venne quasi completamente distrutto dalla colata lavica seguita dall’eruzione del vulcano Trebejo nel maggio del 1706, fu ricostruita ma la mancanza del porto lasciò la cittadina in un ruolo secondario. Forse la sua fortuna perché Garachico è uno dei luoghi più belli, caratteristici e tranquilli di Tenerife, da vedere il Castillo di San Miguel, tutta di pietra lavica, alla base del quale ci sono le piscine naturali.


Qui abbiamo pranzato con una meravigliosa Paella di pescato in questo fantastico  ristorante www.restaurantelaalmenadesan miguel.es,  che affaccia sulla via principale proprio di fronte al mare, spendendo euro 18,90.


Proseguiamo poi verso Icod de los Vinos, paese dove le cantine e le taverne non mancano e dove, con estrema gentilezza ti invitano a degustare il famoso e buon vino prodotto nella zona, il paese è famoso per il Parque del Drago Millenario, il magnifico giardino botanico che ospita il simbolo per eccellenza dell’isola, un immenso e pluricentenario “albero del Drago” (una “Dracena Draco”, secondo la tradizione di 2500 anni, per gli studiosi di “soli” 600-800), comunque sia un albero che affascina.


Proseguendo verso Puerto de la Cruz si sale verso La Orotava dove si seguono le indicazioni per il Teide. I bananeti caratterizzano questa parte dell’itinerario, ci stupiscono le immense piantagioni che illuminano d’un bel verde brillante le vallate dal fondo lavico e ci stupisce ancora di più il fatto che sono tutte recitante da altissimi muri di pietra, questo per proteggerle dal forte vento.


Saliamo su per la ripida strada di montagna e entriamo nel parco, lo spettacolo cambia ancora, il pino canario circonda il perimetro basso del parco, superati i 2000 metri di quota si entra nell’immenso anfiteatro de Las Canadas del Teide, spettacolare altopiano lavico, sollevato dall’oceano milioni di anni fa e che alla fine collassò sotto la pressione di devastanti eruzioni, dando origine all’attuale vulcano, uno spettacolo unico che lascia senza parole, sembra di camminare in mezzo al nulla in un nero paesaggio che sembra lunare, dove la presenza dell’uomo non pare neanche presenza, la strada che lo attraversa lunga, lineare, perfetta sembra far parte di questa natura e persino l’arrivo e la partenza della funivia che porta al mirador sul Teide si nasconde benissimo tra la roccia non avendo quasi per nulla impatto ambientale, un progetto e un’esecuzione veramente ben riuscita, turismo e natura fusi in un’unica idea.





SALIRE SUL PICO DEL TEIDE:


Pico del Teide tenerife spagna
Pico del Teide

Il rifugio de Altavista è situato a 3270 m. di altezza, uno dei migliori luoghi al mondo per l’avvistamento delle stelle, l’altezza come la purezza celeste sono un mix per un’esperienza indimenticabile. Dispone di sei stanze collettive per un totale di 54 ospiti (non c’è bisogno del sacco a pelo perché il pernottamento prevede la biancheria da letto), bagni senza doccia, infermeria, sala relax, non dispone di servizio ristorante ma solo di una stanza mensa con la possibilità di scaldare cibo (bisogna organizzarsi con scorte di cibo e acqua sufficienti!) oppure fare affidamento sui distributori automatici di bibite, acqua, snacks (carissime, portarsi monete!); la prenotazione è limitata ad una sola notte ed è obbligatoria www.refugioaltavista.com.

Gli ospiti che passano la notte al rifugio non hanno bisogno del permesso di accesso alla Bocca del Cratere (se no è obbligatorio il permesso d’accesso da richiedere agli uffici del parco sul sito http://www.reservasparquesnacionales.es, prenotare per tempo!), devono però fare ritorno per le 9 della mattina (primo turno di salita per chi non ha dormito in rifugio!), solitamente si lascia il rifugio di notte per raggiungere la cima all’alba; per raggiungere il cratere dal rifugio occorrono circa due ore.

Per salire a piedi fino al rifugio si prende il sentiero n°7, che inizia a bordo della strada TF21 Montana Blanca, la difficoltà dell’ascesa è alta e ci si impiegano 4-5 ore, bisogna arrivare in cima prima delle ore 22,00, ora di chiusura del Rifugio de Altavista.  L’alternativa è la funivia molto più comoda, meno avventurosa e certamente un po’ più onerosa, tutte le informazioni sono www.volcanoteide.com.

Per salire e dormire bisogna tenere presente che servono indumenti invernali e calzature adeguate, crema ad alta protezione per prevenire le insolazioni, occhiali da sole, acqua a sufficienza, adeguatamente allenati sia per l’ascesa che per l’altitudine.


SI CAMMINA VERSO... IL PAESAGGIO LUNARE!:

Sentiero PR TF72 “Camino de Chasna – Paisaje Lunar”


Camino de Chasna teenrife spagna
Camino de Chasna

Raggiungiamo il paese di Vilaflor con l’automobile, paesino piccolo, tranquillo e affascinante, dotato di un grande e ben segnalato parcheggio, proprio in fondo alla piazza principale. Tenendo il parcheggio alle spalle, arrivati alla piazza, si prende la strada in discesa che rimane alla nostra sinistra, i segnali non sono ben visibili, ma ci sono, arrivati ad un bivio, ci troviamo un ponte sulla sinistra, si imbocca il ponte, a quel punto la segnaletica è ben evidente, un sentiero sicuro, attraente, che fa parte del Camino de Chasna, una via di comunicazione con 500 anni di storia.


Si comincia subito con una salita, sotto alla pineta canaria (unica al mondo), per poi arrivare su di un bel altopiano in località Casa Galindo, per poi continuare con una discreta salita fino al bivio dove comincia l’anello, noi lo abbiamo imboccato sul sentiero di sinistra (un po’ più breve ma con un dislivello di salita leggermente maggiore).


Il sentiero finisce con un belvedere privilegiato, dal quale si contempla e ammira il Paisaje Lunar (Paesaggio Lunare) in tutta la sua grandezza, guglie di roccia bianca che spuntano in mezzo al verde dei pini che affascinano nella loro semplicità; l’anello si chiude con un sentiero in discesa piacevole in mezzo al sottobosco. Il tempo per l’intero itinerario è di circa 6 ore, è necessario essere in buona forma fisica, occorre avere un buon equipaggiamento da montagna ( anche perché si possono verificare brusche variazioni climatiche), acqua e cibo.



PATRIMONIO UNESCO E SPIAGGE:

Nuestra Senora de la Conception tenerife spagna
Nuestra Senora de la Conception

Da San Miguel de Abona scendiamo verso il mare e imbocchiamo la superstrada TF1 in direzione Santa Cruz de Tenerife, superata la capitale dell’isola, usciamo a La Laguna, antico centro universitario e cittadina dichiarata Patrimonio dell’Unesco. Passeggiare nel centro storico, intera isola pedonale,  è decisamente piacevole e rilassante, il paese è un gioiellino di architettura, “El Balcòn canario”, balcone tipico delle case canariche (ben visibile ovunque) qui è ancora più particolare, gli elementi decorativi che lo caratterizzano lasciano stupiti per la bellezza; bella la cinquecentesca chiesa di Nuestra Senora de la Conception così come la Cattedrale di Santa Iglesia che custodisce un bel altare d’argento.


Dopo un buon pranzo in uno dei tanti ristoranti, ci dirigiamo verso la Playa de las Teresitas, bella e… artificiale poiché la spiaggia gialla e fine (unica, perché le atre spiagge dell’isola sono di sabbia nera vulcanica) venne trasportata qui, a milioni di sacchi, dal deserto sahariano. Il vento non manca, la fine sabbia schiaffeggia la pelle, il mare è incantevole, anche perché è stata costruita una barriera artificiale (ancora…!!!) di scogli, per proteggere questa lunghissima baia, che con questo clima è quasi deserta, ma i servizi non mancano. ristoranti, bar, affitto sdraio e ombrelloni, bagnini sono onnipresenti e ci fanno pensare che il pienone non si farà attendere.


Playa de las Teresitas tenerife spagna
Playa de las Teresitas

CAMMINANDO SUL PARCO DEL TEIDE:

Sentiero 19-16


Saliamo con l’automobile per la bellissima strada panoramica che ci porta da San Miguel de Abona verso Vilaflor e poi dentro il Parco Nazionale del Teide, fino ad arrivare ai piedi del vulcano, vulcano ancora attivo (l’ultima eruzione è avvenuta nel 1909), sempre incantevole e affascinante. La funivia è attivissima, anche perchè la giornata è incantevole, piena di sole e di cielo azzurro e invoglia certamente alla salita, difatti le auto e i pulman sono infiniti, a perdita d’occhio. Nel Parco esistono una buona rete di sentieri che permettono di accedere a luoghi molto interessanti, l’amministrazione del Parco è presente, nel tenere i sentieri in sicurezza e raccomanda di seguire i tracciati, anche perché la zona è decisamente deserta.


Noi puntiamo sul sentiero che gira intorno alla Montana Majùa, il numero 19, che poi si unisce in un anello al numero 16. La strada comincia dal parcheggio che si trova ai piedi del vulcano e lasciandocelo alle spalle imbocchiamo il sentiero che si snoda in mezzo alle nerissime rocce laviche che formano splendide guglie. Il giro è decisamente semplice, quasi tutto in piano, anche se completamente sotto il sole,  il paesaggio è unico nel suo splendore ma formato solo da deserto lavico. L’anello passa per il Parador Nazionale e poi, costeggiando la strada carrabile, torna al punto di partenza. Se le forza lo consentono, c’è la possibilità di salire sulla Montana Majùa, con un sentierino ben visibile, che allunga un po’ il tragitto ma che regala dall’alto uno spettacolo sulla vallata lavica indimenticabile. Il giro dura circa 6 ore, l’equipaggiamento deve essere adeguato anche per eventuali sbalzi di temperatura, siamo circa a 2700 metri di altitudine, acqua e cibo.


CANDELARIA E EL MEDANO:


Nuestra Senora de Candelaria tenerife spagna
Nuestra Senora de Candelaria

Sempre partendo da San Miguel de Abona, prendiamo al superstrada TF1 verso Santa Cruz de Tenerife, usciamo a Candelaria, piacevole cittadina sul mare, con una lunga spiaggia di sabbia nerissima, ma soprattutto nota per la grande basilica di Nuestra Senora de Candelaria, luogo di continuo pellegrinaggio per la presenza della statua della patrona dell’isola (festeggiata il 15 agosto) sull’altare principale. Secondo alcune leggende, la statua fu vista camminare lungo le rive del mare dai “guanches” (gli abitanti originali dell’isola) il loro re ordinò, allora, che la statua fosse messa in una grotta, li vi rimase fino all’arrivo dei conquistatori spagnoli che, trovando la statua, sostennero che nell’isola vi fosse già fede cattolica, fu così che dichiararono, la statua della Madonna, come patrona di tutte le isole Canarie, facendo di Candelaria meta di pellegrinaggio. Nella piazza della basilica, affacciata direttamente sull’oceano, svettano le grandi statue dei re Guanches.


Vagando per questo piccolo paese troviamo la trattoria “Cofradia de Pescadores” (5 calle El Pozo, Puerto de Candelaria, 2 orario dalle 11,30 alle 16,00, ottimo rapporto qualità/prezzo), locale rustico e semplice, per noi splendido, direttamente sulla spiaggia e sul porto, dove gustiamo pesce fresco, fritto e alla plancia, papas arrugadas, il tutto accompagnato con uno splendido vino tinto e la cultura del cibo ci affascina sempre di più, non avevamo mai assaggiato il polpo fritto, assolutamente divino, mentre le sardine alla plancia, le papas e il vino sono la certezza che, anche il cibo, è una parte straordinaria di quest’isola fantastica.


Riprendendo la superstrada TF1 in direzione Sud, facciamo sosta a El Medano, vero paradiso per il windsurf ma soprattutto per il Keysurf. Il paese infatti è tutto improntato sull’attività del surf, tante le scuole di vela che riparano e affittano tavole, tanti i negozi che si dilettano a vendere materiale più o meno tecnico, tanti gli hotel e i ristoranti che servono menù più yankee che canario, dove gli hamburgers e i cocktails fanno da padroni, con bar stracolmi di personaggi tranquillamente seduti con addosso la muta, pieni di sabbia e di sale che si raccontano le loro performance più o meno buone, lo spettacolo è affascinante, stupisce ma certamente non è il posto che noi andiamo a cercare a Tenerife, guardiamo, ci camminiamo un po’ sopra a questo pazzo paese e poi ce ne andiamo senza malincuore.




ANELLO DI LAS VEGAS:


las vegas tenerife spagna
Las Vegas

Arriviamo a Las Vegas con l’automobile, avvicinamento sempre con la superstrada TF1. Il percorso è semplice, molto panoramico e tutto in mezzo al bosco. Una passeggiata che comincia dal paese e termina lungo la statale, appena fuori il centro abitato. Lo stesso sentiero può essere allungato in un altro anello che si unisce poi anche al Paisaje Lunar. Il giro che abbiamo fatto noi dura tre ore.




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